Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia
"Due sono i modi di prosciugare la democrazia: chiuderne le condotte e spegnerne il desiderio."
G.Zagrebelsky
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Libera chiede il ritorno del Diritto a scuola
Una proposta per la buona scuola.
Il recente intervento dell’ex Ministro della Giustizia Paola Severino, che ha proposto di reinserire nelle scuole italiane una disciplina che aiuti a combattere anche con strumenti culturali la crescente corruzione, riapre una discussione su cosa serve studiare nelle scuole italiane.
Nella Raccomandazione del 18 dicembre 2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa si fa riferimento alla necessità di assicurare agli studenti degli Stati dell’UE le competenze chiave di cittadinanza.
Siamo l’unico Paese dell’UE che dopo quella Raccomandazione ha eliminato,nell’ambito del riordino Gelmini di Tecnici, Professionali e Licei, lo studio del Diritto e dell’Economia nella quasi totalità delle scuole superiori.
Se si vuole realizzare la “buona scuola” non si può ignorare la necessità di garantire l’acquisizione della competenze chiave di cittadinanza (anche questo ce lo chiede l’Europa!) e la necessità consequenziale di reintrodurre lo studio della Costituzione e delle discipline giuridico-economiche.
In alcuni lander della Germania e negli Stati Uniti la riflessione successiva alla recente crisi finanziaria ha portato all’inserimento nel segmento delle scuole superiori di contenuti riconducibili a quella che si definisce una consapevole educazione finanziaria.
Il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia propone che nell’ambito della discussione avviata dal Ministro Giannini sulla revisione dei curriculi generati dal riordino Gelmini si tenga conto di quanto indicato nella premessa e per tradurre in concreto le indicazioni prospettate auspica:
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